Gilbert Simondon, filosofo francese del secolo scorso, descrive le emozioni come il nucleo operativo nel processo di formazione di un collettivo. Secondo Simondon, “vi è collettivo nella misura in cui un’emozione si struttura”. Da questa considerazione, possiamo dedurre che ogni gruppo sia molto più legato alle emozioni di quanto si creda abitualmente e ci porta a dover riflettere in modi nuovi dell’importanza del riconoscimento e della gestione delle emozioni nei gruppi, soprattutto di lavoro. L’intelligenza emotiva è un fattore centrale per il funzionamento dei gruppi. Ma cosa significa costruire un team emotivamente intelligente?
Ogni gruppo sviluppa dinamiche che guidano le sue azioni, uno schema condiviso di percezioni e risposte emotive in un clima di fiducia o sfiducia che informa ogni interazione. Queste norme costituiscono il fondamento dell’interazione del team. Ma come può un gruppo agire collettivamente sulle emozioni? Druskat e Wolff propongono di stabilire norme condivise che guidino le risposte emotive in modo costruttivo, norme che se ben strutturate, possono creare un ambiente protetto in cui collaborare con fiducia.
Le emozioni sono contagiose, il semplice riconoscimento di una difficoltà o del sacrificio di un membro del team può avere un impatto positivo sul clima del gruppo, smorzando le tensioni e promuovendo un clima di rispetto e comprensione reciproca, così come un atteggiamento negativo può rapidamente diffondersi tra i membri e creare scompiglio. Ecco, quindi, l’importanza di stabilire norme che favoriscano la cura reciproca. La possibilità di affrontare apertamente conflitti e incomprensioni, pur mantenendo un atteggiamento di rispetto e attenzione, diventa una delle pietre angolari per costruire un’intelligenza emotiva funzionale.
Questo aspetto rappresenta forse una delle più alte manifestazioni della competenza emotiva in un gruppo: la capacità di regolare collettivamente le emozioni, trasformando anche quelle più difficili in opportunità di crescita.
Se l’intelligenza emotiva individuale riguarda la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni, l’intelligenza emotiva di gruppo implica lo sviluppo di una cultura condivisa in cui le emozioni dei membri sono accolte e integrate. Aver cura del sé collettivo di un team è un processo dinamico, in continuo divenire, che si alimenta di consapevolezza della normatività sociale e della collaborazione che ne permettono l’equilibrio funzionale agli scopi costituenti del gruppo.
Nel mondo odierno, dove il lavoro di squadra è spesso essenziale per il raggiungimento degli obiettivi, un team che promuove e pratica in modo strutturato forme di intelligenza emotiva rappresenta un modello di sostenibilità relazionale prezioso, soprattutto in un mondo del lavoro in cui le capacità relazionali sono sempre più fondamentali.