Oggi le aziende non possono più coltivare l’idea di voler operare in isolamento, ignorando le dinamiche del territorio in cui sono inserite. La connessione tra impresa e società è ormai un fattore imprescindibile per lo sviluppo sostenibile e per la costruzione di un futuro più equo. Un dialogo sociale, inteso come processo di comunicazione e collaborazione tra aziende, istituzioni, territori, comunità e Terzo Settore, assume quindi un ruolo centrale. 

 Le aziende che riescono a identificare i giusti partner strategici, come istituzioni educative, organizzazioni non governative, e altre imprese locali, possono dar vita a collaborazioni significative e molto innovative che contribuiscono anche al benessere complessivo della comunità. Ad esempio, una partnership con un’università locale può facilitare l’accesso a giovani talenti, mentre una collaborazione con una ONG può rafforzare le iniziative di sostenibilità ambientale. La chiave del successo idi queste pratiche è di creare valore condiviso: le aziende devono cercare non solo di soddisfare i propri obiettivi di crescita, ma anche di rispondere in modo proattivo ai bisogni del contesto in cui sono inserite.

La valutazione dell’impatto sociale è un passaggio cruciale utile a legittimare pratiche che in molti pensano essere irrilevanti. Per questo avere strumenti adeguati e un approccio rigoroso è molto importante. Le aziende possono adottare diverse metodologie per valutare l’impatto delle loro azioni. Tuttavia, non si tratta solo di misurare in termini quantitativi: è fondamentale anche una valutazione qualitativa che consideri come un’iniziativa influenzi la qualità della vita delle persone e la coesione sociale. Un esempio concreto può essere rappresentato da un’azienda che avvia un progetto di riqualificazione urbana in una zona degradata. Misurare l’impatto sociale di un progetto simile significa non solo valutare quanti posti di lavoro sono stati creati o quante strutture sono state costruite, ma anche capire se l’intervento ha realmente migliorato la qualità della vita dei residenti, se ha rafforzato il senso di comunità e se ha ridotto le disuguaglianze sociali. L’obiettivo ultimo della valutazione dell’impatto sociale è quello di orientare le attività aziendali verso una trasformazione sociale reale e sostenibile. 

Riassumendo possiamo dire che le aziende non possono più limitarsi a considerare solo i propri stakeholder tradizionali – come clienti, fornitori e azionisti –, ma devono sviluppare reti relazionali più ampie e complesse. Si tratta di attivare reti collaborative, di creare un ecosistema relazionale con altri soggetti portatori di risorse, competenze e conoscenze. Questi soggetti apportano valore in termini di capitale sociale, conoscenza del territorio e capacità di mobilitare risorse. L’aspetto innovativo di questo approccio risiede nella capacità di generare, condividere e misurare il valore creato.